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Riforma del Catasto

Il Catasto: ameno luogo di ricordi dell’infanzia… Avevo 12-13 anni e mio padre (geometra), quando in estate la scuola era finita, il martedì mattina mi portava con lui al Catasto a Cuneo… Due palazzi il Catasto Terreni ed il Catasto Fabbricati, dietro al bancone il personale andava a prendere i grossi faldoni, libroni enormi dove erano riportati i nomi di tutti i proprietari immobiliari… e i geometri in attesa ridevano, scherzavano e commentavano come l’edilizia si inseriva nel contesto burocratico, alcuni si arrabbiavano perchè non si trovavano i documenti che cercavano e tutto si svolgeva con quel ritmo degli anni ’80…

Il Direttore del Catasto scendeva nel salone a chiacchierare con i geometri e ci si confrontava…

Venne il 1988 e la Circ. 2, vera rivoluzione industriale e tutto cominciava ad informatizzarsi, i cari geometri tentennavano davanti a questa novità, piano piano sparivano i faldoni ed i computer con lo schermo verde soppiantavano i libroni, il personale si aggiornava e i geometri pure…

Venne Internet, oggi tutto si fa dall’ufficio (quasi), il rapporto con gli uffici è informatizzato, una pratica di Cuneo viene vista da Novara e non si sa quali altri incroci informatici strani fanno le nostre pratiche…

Quando si spedisce un atto di aggiornamento, vista l’inesistenza del rapporto umano, si prega che tutto vada per il meglio e si spera che in un tempo ragionevole, venga esaminata la pratica.

 

Memorie che volevo raccogliere, memorie che oggi non sono finite, ma incomincia una nuova epoca, il 2014 è un anno da segnare come il 1988… Legge 23 del 11 Marzo 2014 art. 2…

Noi che siamo del mestiere abbiamo letto, meditato, ci siamo posti degli interrogativi e speriamo di avere delle risposte per i nostri clienti.

Come si evolve questa ridefinizione del Catasto?

La Legge prevede una serie di decreti attuativi, che verranno realizzati dal Governo previa schematizzazione legislativa sottoposta ad approvazione del Senato e della Camera.

 

Scusate se voglio fissare una data, ma oggi è l’11 Agosto 2014, la riforma è in itinere ed alla data di pubblicazione dell’articolo, probabilmente alcune cose si saranno evolute… Vi terrò informati!

 

Il 21 Giugno 2014 il Governo ha varato il primo schema di Decreto e lo ha rinviato al Parlamento, Confabitare che nulla aveva detto sulla Legge 23/2014, sente il bisogno di intervenire, i diritti dei nostri associati vengono messi in dubbio!

 

Il 02 Luglio 2014 siamo ricevuti alla VI Commissione del Senato dal Presidente Senatore Mauro Maria Marino ed esponiamo le nostre perplessità. Il Senatore Marino si è dimostrato persona molto acuta, ha permesso con una serie di audizioni il confronto con i cittadini ed ecco che i primi di Agosto le due commissioni Finanze di Senato e Camera approvano un parere sullo schema di Decreto.

 

Questa è la storia, ma i contenuti?

Ebbene la Legge 23/2014 contiene alcuni punti fermi:

 

Comma 1 a-b-c-d-e

Valore Patrimoniale e Rendita dunque una fiscalità patrimoniale ed una reddituale? Pare di si, ma così è già, dalla visura catastale si desume la rendita, poi attraverso dei coefficienti di rivalutazione si va a cercare il valore aggiornato che diventa la base imponibile della tassazione, questo valore ad oggi non è nè la rendita nè il valore di mercato del bene.

Per gli accertamenti tributari si usa anche calcolare il valore normale, di nuovo un algoritmo strano che parte da valori dell’O.M.I. ed arriva attraverso dei coefficienti ad un non ben identificato valore di mercato del bene…

Tutta questa storia, la Legge dice che va cambiata, lo schema di decreto ad oggi non è ancora stato proposto, per cui Confabitare si limita a sottolineare come il Patrimonio Immobiliare sia da considerarsi “Bene Rifugio” per gli italiani e soprattutto per la “Prima Casa” occorre porre molta attenzione, è e sarà sempre importante in un contesto sociale come il nostro, quindi equità fiscale è la parola d’ordine.

 

Comma 1 f-g-h-i-l-m

“Valore Normale approssimato dai valori medi ordinari” Confabitare ha difficoltà nel capire il significato di questa proposizione, un’approfondita ricerca non ci ha permesso, nonostante l’impegno di comprenderne il significato.

Confabitare chiede che venga tolta questa strana definizione e venga introdotto il concetto di “Valore Catastale” come per altro espresso nell’estimo internazionale dagli IVS, a livello nazionale dal Codice di Tecnoborsa.

Il punto h ci parla della trasformazione dei vani in metri quadri… Noi diciamo solo che se i balconi saranno tutti considerati legati a coefficienti di omogeneizzazione a livello nazionale (ad esempio 0.5 della Sup. Principale) il balcone che aggetta sul porto di Portofino e quello che aggetta su un’area industriale, magari dismessa, avranno lo stesso peso fiscale….. Facciamo attenzione, vedremo…

 

Comma 2 Le Commissioni Censuarie

Per arrivare ad avere dei valori patrimoniali e reddituali occorrerà elaborare statisticamente numerosi dati, le funzioni statistiche sono demandate alle Commissioni Censuarie… Noi di Confabitare ci siamo chiesti, ma quali dati elaboreranno? Prenderanno gli atti trascritti, le planimetrie catastali e dai primi desumeranno il prezzo, dai secondi le superfici e voilà la minestra è servita!!!!

Peccato che nell’atto e nelle planimetrie non viene indicato lo stato manutentivo dell’unità e delle parti comuni, la panoramicità e molte altre caratteristiche che servono per generare il valore immobiliare… per cui rimaniamo in attesa!

Ma la nostra non è un’attesa fine a se stessa, nell’Audizione al Senato abbiamo chiesto con forza di essere rappresentativi nel contesto delle Commissioni Censuarie locali, siamo convinti che la nostra presenza servirà ad analizzare le criticità del metodo statistico, ma anche a collaborare per ampliare la base dei dati immobiliari, soprattutto con quelle caratteristiche che solo i proprietari e gli inquilini possono sapere e conoscere.

Grazie al Lavoro del Senatore Marino e di tutti i Senatori della VI Commissione, lo schema uscito dalla bicamerale ci rimette in gioco, chiarisce il ruolo dei Proprietari Immobiliari come parte attiva del procedimento, l’augurio e che il Governo recepisca le sollecitazioni parlamentari.

Altro punto del Comma 2 è la deflazione del contenzioso, purtroppo il Governo nello schema ha omesso questa funzione, la bicamerale ha introdotto l’argomento nelle “osservazioni” l’argomento è delicato, speriamo venga trattato con riguardo del cittadino, vengano introdotte procedure snelle e non macchinose come sono le maglie della giustizia italiana dove soccombe il debole e vince il forte!

 

I commi 3 e 4 sono puramente tecnici, lo scambio dei dati ed il costo nullo di tutta l’operazione sono per noi utopie lontane, vedremo come si vorrà attuare questo nel prosieguo dell’esame della Legge.

Ovviamente la nostra disponibilità a collaborare con il “Catasto” e con l’O.M.I. è stata più volte ribadita, incontri istituzionali di Giugno con la direzione dell’O.M.I. e quelli che verranno, vanno verso la nostra totale apertura al dialogo.

Confabitare vuole vigilare su questa riforma, vuole proporre come abbiamo cercato di fare in questo articolo; ci mettiamo a disposizione della politica per dialogare, concordare e migliorare quella che sarà la base imponibile delle future tassazioni.

In una fase di mercato stagnante come quella che stiamo vivendo, l’equità e la salvaguardia della ricchezza personale sono il polmone d’acciaio di uno stato in concordato preventivo; chiediamo al Governo che venga costituita una newco capace di portarci fuori da questa crisi, che prima farà soccombere il cittadino, poi lo stesso stato, annientando di fatto la politica.

 

I nostri figli hanno diritto di sognare e ricordare come la loro casa, i loro risparmi siano tutelati da uno Stato di diritto e non da uno Stato di emergenza finanziaria.

Racca Arch. Valerio

Presidente Nazionale Osservatorio Immobiliare Confabitare

Articolo pubblicato su Abitare Oggi

http://www.confabitare.it/index.php?option=com_content&view=article&id=395:riforma-del-catasto-proviamo-a-costruire-qualcosa-di-ben-fatto&catid=11:news-centro-homepage&Itemid=1

Articolo Riforma Catasto